Dopo il successo dello scorso anno e a grande richiesta, Alessandro Benvenuti torna al Teatro di Rifredi dal 4 al 7 dicembre con "Benvenuti in casa Gori". Proprio sul palco di Rifredi, nel lontano 1986, debuttò con questo fortunatissimo spettacolo in cui l'attore, facendo di necessità virtù, si accollò l’interpretazione dei dieci componenti della famiglia Gori e creò uno sfolgorante monologo, destinato a quasi trent'anni di successi e divenuto pure un film cult.
Un successo senza fine, un pezzo di storia del teatro che torna ancora una volta a sferragliare con intatta bellezza e con integro senso. E allora sgraniamo gli occhi e commuoviamoci ancora una volta, per quell'urlo bestiale, impotente e disperato che l'attore emette al termine della gimcana vocale di questo monologo-concerto mozzafiato scritto con Ugo Chiti. Lasciamoci andare senza freni a questo ghiotto, sincero e tellurico sproloquio che è un omaggio d'amore alla Toscana, al suo scherzare, alle sue zingarate, alle dispute e alla tosta manifestazione degli affetti della provincia.
Dalle note di Alessandro Benvenuti: “Benvenuti in casa Gori è la cronaca di un pranzo di Natale realmente accaduto il 25 Dicembre del 1986 in casa della famiglia Gori, domiciliata in Pontassieve. Quel giorno santo, intorno al desco si ritrovano riuniti in dieci: il novantenne Annibale Papini, Gino Gori il capofamiglia, sua moglie Adele e il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui fidanzata, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la loro figlia; Luciano, marito di quest'ultima e la piccola Samantha (il th è importante) di due anni, frutto del matrimonio di Sandra e Luciano.
Dopo gli avvenimenti successi quella sera riportai ciò che avevo udito all'amico Ugo Chiti ed assieme, più o meno rispettosi degli ispiratori, abbiamo cercato di raccontare anche a voi quello che altri involontariamente avevano raccontato a noi. Così è nato Benvenuti in casa Gori. Se poi, a monte di tutto questo (o anche a valle s'intende) ci siano altre spiegazioni, motivazioni o altro, lasciamo a voi il piacere di scoprirlo.”
Maggiori informazioni: www.toscanateatro.it